E il cielo si squarcia, l’inatteso colpisce, la fragilità della vita irrompe, in una mattina qualunque, lasciandoci increduli, smarriti, a cercare un senso al dolore. Si scrutano l’abisso dell’impotenza, la luce della speranza, si scende fino a toccare il fondo, ma quel bisogno di significato non ci abbandona, ricordi e pensieri si intrecciano, le parole faticano, non esprimono, non sono sufficienti, ma ne abbiamo bisogno. Ne abbiamo bisogno perché la persona che stiamo salutando è una persona che amava le parole, che sapeva ragionare, dialogare, ascoltare e ora è importante trovarle queste parole per cercare di  dare un senso a quello che un  senso non ha, a una tragedia che ci ha colpito e che ci lascia affranti.

Ci sono persone rare, preziose, oneste, discrete, gentili, presenti, persone che con la forza di piccoli, straordinari gesti quotidiani diffondono una positività contagiosa, una meravigliosa umanità. Andrea Bertoldo è questa persona, un tesoro non solo per la sua famiglia ma per l’intera comunità di Cornedo. Le piccole grandi cose che faceva ogni giorno, la capacità di trasformare in impegno civico ogni sua azione, di pensare agli altri, di proporre, di costruire il sogno di una società civile in cui non si aspetta che il miglioramento cali dall’alto ma ci si ‘rimbocca le maniche’ e si lavora insieme…insieme.  Tutto questo è stato ed è Andrea.

Riflettiamo e ci rendiamo conto di aver conosciuto una persona eccezionale, il nostro eccezionale presidente del consiglio di istituto. Quanti anni di impegno nella nostra scuola…tanti…anni belli, impegnativi, a volte difficili, ma sempre ricchi di esperienza e umanità.  Ne parlavamo quella mattina ragionando sulla mia preoccupazione per la fine del suo mandato di presidente, ha ripercorso quegli anni e mi ha confortato lasciandomi tanta forza… Ripenso e ho in mente quelle parole che rimarranno sempre con me e mi convinco che non possiamo disperdere l’eredità e il bene che ci lascia.

L’esempio di questa meravigliosa persona che abbiamo avuto il privilegio di conoscere e apprezzare, il suo esempio rimane ed è vivo, lui ha seminato tanto, noi dobbiamo raccogliere e seminare ancora, dobbiamo proseguire nella costruzione di quel sogno, dobbiamo ricordare.  Sì, quando si ha la fortuna di conoscere una persona come Andrea si ha il dovere di raccoglierne l’eredità e di guardare avanti. Mi avrebbe detto “Preside…ci sta”, come quando commentavamo fatti che non condividevamo pienamente e ci si sforzava di vederli sotto un altro punto di vista, di razionalizzare, di separare il desiderio di perfezione dalla crudezza delle cose; non doveva accadere ma è accaduto e allora?  “Si va avanti Preside”, col peso nel cuore, ma avanti, facendo del proprio meglio, facendo del bene, aprendosi agli altri, non sprecando il tempo che abbiamo perché il tempo è limitato.

Un grande dolore e una grande eredità questo ci lascia Andrea…scegliamo di ricordalo attivamente con l’impegno civile, con il sorriso, con la gioia di averlo conosciuto.

Grazie Andrea, grazie Presidente!

Con profonda stima, riconoscimento, amicizia ed affetto

La preside Patrizia Lombardi e tutta la scuola di Cornedo